Seize the Week è una rubrica che, a cadenza regolare, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 3 luglio al 9 luglio 2023. Per un po’ la rubrica Seize the week si fermerà. Ci rivediamo a settembre. Buone vacanze!
Ambiente e capannoni
Lo scorso fine settimana è stata posta una targa sulla Marmolada in ricordo delle undici vittime della frana dell’anno passato. Una targa tragica e impotente di fronte al costante e imperterrito danneggiamento dell’ambiente in regione e non solo. Sono 9200, secondo le stime di Confartigianato, i capannoni inutilizzati nella sconfinata periferia veneta: 19 milioni di metri cubi di cemento abbandonati nella seconda delle regioni per consumo di suolo in Italia. Il danno non è solo economico, né unicamente estetico, ma riguarda la salute degli stessi cittadini, come dimostra il caso dei Pfas a Vicenza. È in corso il processo che vede 15 manager imputati, accusati di disastro ambientale, gestione dei rifiuti non autorizzata, inquinamento e avvelenamento; per l’ex Miteni l’accusa è anche quella di reati fallimentari. Tony Fletcher, epidemiologo inglese al banco dei testimoni, conferma che «per il cancro al rene, quello al testicolo e per l’incremento del colesterolo c’è una forte evidenza che li lega all’esposizione da Pfas a cui si aggiunge la bassa risposta immunitaria e le difficoltà di allattamento al seno». Il tutto aggravato dal sospetto non infondato che i vari dirigenti fossero a conoscenza dei danni dei Pfas: casca il mito del padroncino veneto che si prende cura della sua piccola o grande famiglia e si svelano le logiche puramente economiche che sorreggono il mercato. Ma la svolta green? Eccola qui bell’e pronta: l’interporto di Padova festeggia i suoi cinquant’anni installando un maxi-impianto solare in grado di produrre tonnellate di energia pulita. Il progetto fa il paio con quello di Marghera, all’avanguardia nella produzione di idrogeno verde attraverso l’uso congiunto di pannelli fotovoltaici e elettrolizzatori. Peccato che contemporaneamente, sempre a Marghera, arrivino tonnellate di carbone, bruciate in larga misura dalla centrale Palladio di Enel. Eh, ma è colpa della guerra in Ucraina che ha bloccato il processo di transizione. Insomma: la colpa è sempre di qualcun altro.

Università attraente
Secondo il RAI, Regional Attractivness Index o indicatore per identificare elementi di attrattività o ritardo nel mercato del lavoro, l’Italia avrebbe perso fra il 2011 e il 2021 undici mila giovani laureati; inoltre, fatica ad attirare talenti dall’estero. La Fondazione Nordest, constatando la scarsa attrattività del suo territorio, si chiede come agire: “serve un’istruzione più elevata, cultura imprenditoriale, brevetti e formazione”. Sicuri? Partiamo dalla formazione: magari ci si potrebbe impegnare a garantire il diritto allo studio e a una casa agli studenti e studentesse che scelgono una delle città universitarie del Nordest? Abbiamo più volte affrontato il problema in precedenti articoli: il diritto allo studio inesistente e la speculazione rendono invivibili le città universitarie venete, in cui, anche volendo non puoi restare. E se resti, e magari sei anche uno di quei fortunati che si è accaparrato un posto in residenza ESU, rischi che il tetto di quella stessa residenza ti crolli sulla testa, come è successo alla Copernico di Padova. Per fortuna il controsoffitto è crollato nella notte e non ci sono stati feriti. L’Esu fa sapere che comunque ci stava pensando a fare lavori di ristrutturazione. Ah, grazie. Intanto l’Unipd fa campagna acquisti, investendo 170 mila euro per la promozione dell’Ateneo padovano all’estero. I due nuovi grandi target sono l’Africa e l’America Latina. Sono stati individuati degli advisor appositi per indagare la sensibilità di queste realtà, per capire come risultare “attraenti” ai loro occhi esotici. Siamo confusi sul ruolo dell’università, della cultura e del sapere nella nostra società.
Lavoro povero
Ma guardiamo ad altre tipologie di lavoratori e lavoratrici, presenti e non futuri e meno titolati di quelli che vorrebbe attirare la Fondazione Nordest, ma non per questo meno necessari: anche in questo caso il Veneto non si distingue per attrattività. Non ci riferiamo alle lamentele dei padroni e padroncini vari che un giorno sì e l’altro ancora piangono per la mancanza di manodopera, come il signor Arrigo Cipriani dell’Harry’s bar di Venezia. A queste persone vorremmo suggerire che ad essere poco attrattivi sono i contratti, gli stipendi e gli orari di lavoro. È iniziata in Veneto come in tutta Italia la campagna di Unione popolare per un salario minimo di almeno 10 euro l’ora. La raccolta firme si protrarrà fino a dicembre. Nel frattempo, Busitalia Veneto assume 6 richiedenti asilo fregiandosi della medaglia dell’integrazione. In realtà, come si sa da tempo, Busitalia è in crisi per mancanza di personale perché, anche in questo caso, lo stipendio di 1250 euro al mese non è ritenuto commisurato alle ore di lavoro, né tantomeno ai costi della vita. Certo si può sempre trovare chi sia disposto a lavorare per meno, ma ciò non risolve quello che si configura come un problema strutturale. Per uno stipendio dignitoso e contro la precarietà hanno scioperato in maniera congiunta 10 mila lavoratori e lavoratrici metalmeccanici in tutta la provincia di Padova.
Società sotto controllo
In un quartiere di Padova una babygang risulta coinvolta in un pestaggio di un uomo in carrozzina all’uscita del supermercato. La reazione dell’amministrazione non ci stupisce ormai: telecamere, sbirri e sicurezza. In particolare, sembra sia necessario blindare i parchi e le zone popolari, come il quartiere Arcella: 600 mila euro saranno stanziati dall’amministrazione e dal Ministero dell’interno per l’installazione di occhi elettronici contro il degrado. Vista la propria centralità, la polizia locale padovana scrive una letterina al sindaco in cui si lamenta delle condizioni della propria sede, chiedendo che gliene sia destinata una nuova, magari all’ex-Configliacchi o alla Prandina – luoghi che dovrebbero avere una destinazione d’uso sociale. Ma nulla ci stupisce, dal momento che il governatore Luca Zaia propone l’elaborazione di una proposta di legge per modificare la normativa nazionale in materia di volontariato, di modo che il corpo degli alpini possa iscriversi al registro delle associazioni del Terzo Settore, godendone dei privilegi. Ah, i nostri angeli!
Politica: un affare privato
Il sindaco di Venezia esulta: il bosco dello sport si farà. Il Ministero dell’Interno ha assegnato 93, 5 milioni per finanziare il progetto che prevede la realizzazione di uno stadio e di altre infrastrutture a Tessera. Lo stesso progetto non era stato ammesso al finanziamento con i fondi PNRR perché ritenuto poco adeguato agli scopi sociali e culturali previsti dal bando. Ora, alla luce di alcune modifiche di facciata e di qualche alberello in più piantato qua e là, il progetto ha ricevuto il supporto materiale del governo. Del resto, Brugnaro ha sempre avuto grande fiducia nel governo e in particolare in Ignazio La Russa. Le affinità elettive hanno il loro effetto. Ma cosa ne pensano cittadini e associazioni? Ne abbiamo parlato qui.
Le notizie riportate sono tratte da articoli pubblicati in quotidiani regionali e provinciali, da Il Mattino di Padova al Corriere del Veneto, da Padova Today al Gazzettino nella settimana tra il 03 e il 09 luglio 2023.