A proposito del bluff “Bosco dello sport” ovvero Palazzetto a Tessera
di Michele Boato (Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”)
Caro sindaco,
lo sai che ogni anno ci sono più di 2000 persone che se ne vanno da Venezia e Mestre, soprattutto perché non trovano casa ad un affitto normale e non turistico?
Lo sai che abbiamo un numero enorme di case pubbliche lasciate vuote perché voi dite che “non ci sono i soldi” per restaurarle?
Perché allora, per fare a Tessera uno stadio inutile, volete spendere quasi tutto l’avanzo del bilancio comunale (78 milioni su 90 accumulati tagliando servizi ai cittadini e sostegno alle parti più povere della popolazione), usare 18 milioni della Legge Speciale per Venezia e indebitarci per 30 anni con altri 95 milioni di mutui e chiedere allo Stato altri 93 milioni, visto che vi abbiamo fatto saltare l’imbroglio di prenderli dal PNRR (come voleva fare anche il sindaco di Firenze per il suo stadio)?
La società del Venezia-calcio ha detto ripetutamente che non vuole un nuovo stadio, perché ha già restaurato e ampliato, a sue spese, lo stadio di Venezia a Sant’Elena.
A cosa servirebbero tre stadi da calcio: a Venezia, a Mestre (il Baracca) e adesso uno anche a Tessera?
E anche tre Palasport per la pallacanestro: Venezia-Arsenale, Mestre-Taliercio e adesso anche Tessera,per la società Reyer di cui Lei, sindaco, è di fatto proprietario?
Perché invece non usare questi soldi (che ci sono!), per restaurare centinaia di case pubbliche e darle in affitto a giovani coppie o famiglie in lista d’attesa da anni, in modo da ripopolare le nostre città?
E perché non usarne un po’ anche per risolvere la gravissima situazione dei trasporti pubblici, soprattutto lagunari, e delle palestre che mancano nelle scuole?
Perché, parlando addirittura di “sostenibilità” e usando il nome truffaldino di “Bosco” (perché, oltre ad edificare ed asfaltare oltre 40 ettari, prevedete di piantare attorno qualche migliaio di alberi) volete cementificare la più grande area agricola della provincia, con grandissimo consumo di suolo, quando, per eventuali attrezzature, ci sono a Porto Marghera ben 106 ettari ex Eni, liberi e da riusare?
E come mai avete tentato di usare illegalmente, per due inutili stadi e su un terreno totalmente agricolo, 93 milioni che il PNRR invece destina per “ridurre l’emarginazione e le situazioni di degrado sociale, attraverso il recupero di strutture edilizie esistenti e la riduzione del consumo di suolo”?
Ci son voluti gli interventi del nostro consigliere civico Martini e di Italia Nostra per far troncare questo plateale abuso dalla Commissione Europea.
A questo osceno progetto si affiancano due altri attentati alla nostra città di laguna e di terra, all’ambiente e alla salute degli abitanti: la previsione del raddoppio dei passeggeri annui dell’aeroporto adiacente (da 10 a quasi 21 milioni/anno) e la demenziale deviazione del treno ad Alta Velocità, dalla stazione di Mestre con un “cappio” che arriva fin sotto l’aeroporto.