Seize the Week è una rubrica che, a cadenza regolare, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 22 gennaio al 28 gennaio 2024.
Andavo a 30 all’ora per trovar la bimba mia
Inquinanti alle stelle, vicino il semaforo rosso. Padova risponde con una insoddisfacente domenica ecologica (senza nemmeno i tram) al livello di Pm10 al doppio del limite.
Le polveri sottili non bastano però a giustificare una città a 30 km orari. Scoppia la polemica per l’estensione del provvedimento e si dimentica la presenza del divieto, già in atto da ben cinque anni in 177 strade. La Lega e Salvini gridano allo scandalo e paventano la volontà di cancellazione delle auto da parte della maggioranza. Ancora una volta facendo confusione tra le priorità, tra la sicurezza reale e la sicurezza percepita.
Come riportato da Legambiente a livello nazionale, sulle strade italiane si registra un morto ogni tre ore e un ferito ogni 2,5 minuti e il 50% delle vittime sono pedoni e ciclisti. Legambiente ha preparato un focus che smonta le fake news sulle “misure lumaca”, come ad esempio il rischio che il limite di velocità di 30 all’ora farebbe aumentare di molto i tempi di percorrenza in ambito urbano e di trasporto pubblico e addirittura peggiorerebbe l’inquinamento atmosferico, agitando lo spauracchio dei ritardi consequenziali per le consegne urgenti (in primis i farmaci) e legate a vincoli di orario.
La pista di Bob, ancora
Cortina, gli imprenditori della montagna: la pista da bob è il tassello fondamentale verso il completamento del sogno olimpico. La ditta Pizzarotti si aggiudica il bando per la costruzione della pista da Bob a Cortina, 125 milioni di euro di lavori con il rischio che la pista rimanga un cantiere aperto e inutilizzato a causa delle tempistiche serratissime. Una vera telenovela in cui vincono l’indecenza della politica e la devastazione ambientale. Una Cattedrale nel deserto prenderà il posto di un bosco di larici secolari. Una perdita di cui nessuno ci potrà risarcire.
Vicenza ORO benon
Guerriglia e Antisemitismo a sinistra. Allarme degli ebrei italiani.
Il giornalismo italiano in seguito agli scontri a Vicenza Oro tra manifestanti e polizia, in cui “Gli agenti hanno compiuto una carica di alleggerimento con l’uso anche degli idranti” e in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, si è sbizzarrito. La Comunità ebraica antisionista invece dichiara “Never Again for Anyone” con parallelismi tra Gaza nel gennaio 2024 e Varsavia nel 1944, mentre in centro a Padova ci si affanna a coprire pericolose scritte giudicate antisemite.
Medico di base privato
L’Italia, in seguito alle scellerate scelte legate al numero chiuso a medicina, e non solo, è sempre più ‘a corto’ di medici di famiglia: manca il 30% dei professionisti necessari. Il risultato? Sovraccarico per i camici bianchi, costretti ad aumentare il numero degli assistiti e, in alcune aree geografiche, 4 milioni di italiani privati del medico di famiglia.
In Veneto un gruppo di sanità privato, Bmed, ha dato vita ad un servizio di medico di famiglia, Family Doc, a pagamento. 50 euro a visita e zero attese per ovviare alla carenza di medici convenzionati. Il limite è stato ufficialmente superato con questa falsa alternativa, ulteriore step nel percorso di smantellamento del servizio sanitario nazionale.
Fine vita, PD
Bigon punita. Questo titolano i giornali locali per raccontare la revoca della nomina di Anna Maria Bigon a vicesegretaria del Pd Veronese, in seguito alla sua astensione al voto in consiglio regionale, con conseguente bocciatura della proposta sul fine vita.
Sarebbe bastato che uscisse dall’Aula ma la sua coscienza non glielo ha permesso. Delrio non perde una buona occasione per tacere a proposito del rispetto della libertà individuale su temi eticamente sensibili e Zaia ne esce rafforzato, dopo aver dato indicazione di libertà di voto. Il Pd dimostra ancora una volta tutta la sua ininfluenza. Non è la prima volta che accade. A Verona la capogruppo dem Carla Padovani nel 2018, facendo appello alla sua coscienza, votò a favore di mozioni della Lega contro la legge 194 e venne destituita dal suo ruolo.
Fleximan sta arrivando
Il Veneto e la sua provincia hanno bisogno di eroi. Ma l’eroismo padano, non si sa perché, ha sempre qualcosa di profondamente comico. Lo era stato nel 2014 il ritrovamento del “tanko” a Casale di Scodosia per invadere Piazza San Marco (meglio era andata al gruppo dei Serenissimi nel 1997 che c’erano effettivamente riusciti, blindandosi poi nel campanile). Il benzinaio Stacchio è stato eroe suo malgrado per aver sparato ad un bandito nel 2015 in provincia di Vicenza.
Il nuovo eroe non ha un volto ma ha sempre più fan, alcuni emuli in altri territori e un merchandising dedicato. Il motivo? Abbatte gli autovelox, nemici dello scattante popolo veneto e responsabili di multe salate a chi trasgredisce. Ironia di questa regione in cui, mentre si discute la proposta della città a 30 chilometri, si insegue in quattro Procure l’idolo delle folle che con il flessibile “giustizia” gli autovelox.
A Padova è spuntato anche il primo murales a lui dedicato: Uma Thurman armata di katana nella destra e con il palo di un autovelox segato nella sinistra. Una cosa è certa: sarebbe un candidato più credibile alle elezioni regionali degli ultimi sfidanti di Luca Zaia. E avrebbe più possibilità di vittoria.
Le notizie riportate sono tratte da articoli pubblicati in quotidiani regionali e provinciali e altre testate, in particolare su Il Mattino di Padova, Il Corriere del Veneto, Il Gazzettino, Il Giornale di Vicenza, Padova Today nella settimana tra il 22 e il 28 gennaio 2024.