Seize the Week è una rubrica che, a cadenza settimanale, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 13 Novembre 2020 al 20 Novembre 2020.
Covid-19
Martedì 17 Novembre in Veneto è stata registrata la cifra record di 100 morti per Covid-19 in 24 ore. La regione, per il momento, è ancora in «fascia gialla», ma la situazione negli ospedali è estrema e l’aver adibito alcuni ospedali alla cura prevalente del Covid ha messo in serio pericolo chiunque, in certe aree del territorio, si trovi nella necessità di ricevere cure non legate al Covid. Se ne è parlato a Monselice nel corso di un presidio USB di cui abbiamo riferito qui.
Una storia di autoorganizzazione e mutualismo tra connazionali è stata raccontata Martedì in un articolo molto interessante della Nuova di Venezia. Protagonista la nutrita comunità bengalese del Veneziano (circa 10.000 persone molte delle quali lavorano in Fincantieri e nell’indotto). Quando un paio di mesi fa il coronavirus ha iniziato a diffondersi all’interno della comunità, i connazionali si sono organizzati isolando i positivi in due hotel e in una decina di B&B: una soluzione che, benché più volte caldeggiata, tuttora non è stata messa in atto a livello nazionale. Le persone isolate – circa 250 – sono così messe in condizioni di non spargere ulteriormente il contagio. Le spese sono state pagate con una forma di autofinanziamento ed è stato organizzato un servizio di consegna spesa e pasti a domicilio.
Sygmund, la app che ti ascolta. Da un’idea di Alessandro De Carlo, psicologo e docente all’Università di Padova, che durante il primo lockdown ha lavorato nell’ospedale Covid di Schiavonia fornendo assistenza psicologica ai lavoratori e alle lavoratrici della salute sotto stress. Una formula che ora, con il supporto di altre università, si coagula in un’applicazione tramite la quale chiunque può collegarsi e trovare uno psicologo con cui confrontarsi in videochiamata, in qualunque momento e da qualunque luogo. Non è chiaro come verranno gestiti i costi.
Ambiente e territorio
Negli ultimi due anni – titola la Tribuna di Treviso – nella Marca sono state costruite ben 2500 nuove case, ma la popolazione residente in provincia è cresciuta di sole 800 unità. Un ulteriore dato a supporto di ciò che ormai segnaliamo ogni settimana: il Veneto è teatro di una delle maggiori concentrazioni di edilizia speculativa di sempre, e la responsabilità ricade equamente sui privati e sulle amministrazioni.
Senza cambiare tema né area geografica, segnaliamo che in settimana è stato aperto al traffico un nuovo breve tratto della Superstrada Pedemontana Veneta, altra operazione edilizia speculativa ed esempio deteriore di interazione pubblico-privato per la realizzazione di grandi opere che finiscono per danneggiare in ugual modo il territorio, la vita delle persone e le casse dello Stato (o, in questo caso, della Regione) a tutto vantaggio degli investitori privati. È una storia già sentita: l’approvazione in deroga a qualsiasi piano urbanistico ottenuta già da Galan, che nel 2009 ottenne da Berlusconi la dichiarazione di stato di emergenza per farla passare (!); il tremendo cappio del project financing, con tutti i rischi d’impresa fin dall’inizio a carico del pubblico ma la struttura che rimane di fatto di proprietà privata; la lievitazione dei costi, da 3 a 13 miliardi di euro per 95 km di strada; i lavori malfatti già oggetto di interesse da parte degli inquirenti. Chi vorrà potrà ora recarsi «da Bassano a Vicenza in poco più di 30 minuti» anziché impiegarci gli attuali 45-50.
Pfas: la Provincia di Vicenza ha inviato delle lettere a Mitsubishi Corporation e Eni Rewind SPA, proprietarie in passato, per dei periodi, del sito ex Miteni, per richiamarle alla loro responsabilità – soprattutto economica – nell’attuale processo di bonifica dell’area. «Eni Rewind e Mitsubishi Corporation – spiega il consigliere provinciale con delega all’ambiente Matteo Macilotti – erano già state individuate dalla Provincia tra i soggetti responsabili della potenziale contaminazione del sito ex Miteni in quanto tra i proprietari, in passato, della società. Motivo, questo, per cui Provincia li ha voluti citare anche in giudizio, nel processo in corso. Nelle more del processo, però, è necessario che entrambi intervengano concretamente nelle azioni di bonifica».
Secondo un recente rapporto della Lav, nel 2019 in Veneto sono stati registrati circa 690 fascicoli (circa il 7,27 % di quelli nazionali) relativi a reati contro animali. La casistica va dal maltrattamento all’abbandono all’uccisione di animali domestici, e comprende anche tutti i reati relativi alla fauna selvatica: bracconaggio organizzato, catture illegali, pesca di frodo. Per quanto riguarda il bracconaggio, le zone più colpite sembrano essere la fascia prealpina e il delta del Po.