a cura di Spazio Catai e Assemblea permanente per la Palestina del Polo Beato Pellegrino
Ospitiamo e rendiamo scaricabile l’opuscolo Appena prima dell’alba. Cosa ci insegna la lotta di liberazione palestinese, realizzato da chi quest’anno si è mobilitato per il sostegno alla lotta della Palestina dentro e fuori dalle università. Se vuoi organizzare una presentazione scrivici.
“Le persone diranno che si trattava probabilmente del momento più buio nella storia della Palestina, ma in realtà si tratta dell’oscurità prima dell’alba. Penso che così la chiameranno le persone. E penso anche che guarderemo questo periodo dicendo sì, sono stati anni terribili, ma hanno portato a qualcosa di molto migliore di quello che potevamo immaginare.”
Con queste parole il celebre storico Ilan Pappé nel marzo di quest’anno descriveva quello che sta succedendo in Palestina a partire dal 7 ottobre 2023. Secondo Pappé, oggi stiamo assistendo all’inizio della fine del progetto sionista, che da oltre 76 anni opprime il popolo palestinese e la sua terra attraverso colonialismo d’insediamento, pulizia etnica, genocidio. A queste forme di oppressione il popolo palestinese da sempre risponde con la resistenza, impegnandosi con coraggio e determinazione nella lotta per la liberazione nazionale. Si tratta di una lotta che si fonda sulla speranza, che il popolo palestinese non ha perso neanche nel momento più cupo della sua storia. Una storia che il popolo palestinese vuole scrivere attraverso la propria autodeterminazione all’interno di un unico Stato palestinese laico e democratico in cui siano finalmente rispettate la giustizia e la libertà.
Per fare questo, la Palestina ha bisogno di noi. Attraverso la nostra mobilitazione, che negli ultimi mesi dal piano locale è divampata in un’intifada globale, abbiamo il compito di colpire Israele, ponendo fine alle complicità dei nostri Governi e delle nostre Università con lo stato sionista. Allo stesso tempo, anche noi abbiamo bisogno della Palestina. Infatti, la Palestina ci mostra in modo chiaro tutte le contraddizioni della parte di mondo in cui viviamo, rivelando la natura strutturalmente violenta e predatoria dell’oppressione causata dall’intersezione di capitalismo, imperialismo, razzismo e patriarcato e mostrandoci delle vie possibili per resistere e per trasformare la realtà in cui ci troviamo.
Per questo riteniamo che la resistenza palestinese abbia molto da insegnarci. Negli scorsi mesi, a partire da novembre 2023, ci siamo quindi messi e messe in ascolto delle voci palestinesi e di quelle solidali alla causa, aprendo spazi di dibattito e confronto all’interno dell’Università di Padova. L’apertura di questi spazi si è rivelata fondamentale per poter consolidare la nostra mobilitazione, che si è concentrata sulla complicità della nostra Università con Israele: non solo il nostro ateneo contribuisce alla diffusione della propaganda sionista, reprimendo le voci di dissenso, ma collabora direttamente con università israeliane e con aziende belliche ed estrattiviste che traggono profitti dal genocidio in corso in Palestina.
La nostra mobilitazione, iniziata nel polo Beato Pellegrino attraverso il lavoro svolto dall’Assemblea permanente per la Palestina, si è unita alla spinta internazionale per un’intifada studentesca e ha visto l’attivazione di una parte consistente della comunità accademica patavina all’interno della nostra Università per chiedere il boicottaggio accademico. L’intifada ha portato a degli avanzamenti significativi sul piano mobilitativo e ha avviato un processo di trasformazione della comunità studentesca e non solo che è ora importante far sedimentare, sia sul piano delle pratiche che su quello dell’analisi politica. Per evitare il rischio di disperdere quanto è stato fatto negli ultimi mesi, pensiamo che a un lavoro consistente di organizzazione si debba affiancare una solida elaborazione teorica.
Da queste esigenze nasce la scelta di pubblicare l’opuscolo Appena prima dell’alba. Cosa ci insegna la lotta di liberazione palestinese. Questo opuscolo raccoglie le trascrizioni degli incontri formativi che abbiamo organizzato negli scorsi mesi, in cui dalla nostra parte di mondo abbiamo provato a fare spazio alle voci palestinesi e a quelle di chi lotta al fianco della resistenza. Vogliamo mettere a disposizione di tutti e tutte la consapevolezza e le conoscenze che abbiamo contribuito a creare, così da aprire la possibilità per altri spazi di dibattito e confronto che interessino reti sempre più ampie attraverso cui allargare la base della nostra mobilitazione.
Nel pubblicare questo opuscolo, il nostro augurio è quello di offrire strumenti utili per continuare a stare al fianco del popolo palestinese, senza mai perdere la speranza. La Palestina ci mostra da che parte della storia stare, quella degli oppressi e delle oppresse. Quella su cui sta comparendo l’alba, che vogliamo veder sorgere insieme ai nostri fratelli e alle nostre sorelle palestinesi.