Seize the Week è una rubrica che, a cadenza settimanale, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 29 Agosto 2020 al 4 Settembre 2020.
Politica
Escluso dalle regionali per aver richiesto il bonus Covid da 600€, il leghista Riccardo Barbisan potrebbe venire «riciclato» come assistente parlamentare sul territorio dell’europarlamentare Toni Da Re.
Lavoro
Perse in Veneto nel secondo trimestre 2020 circa 6.700 posizioni di lavoro dipendente. Un dato legato in parte al lockdown, ma anche ad una tendenza al rallentamento dell’occupazione in atto da tempo: su base annua infatti il calo è stato di oltre 40.700 posizioni lavorative.
Zalando, grande multinazionale dell’abbigliamento, ha aperto l’anno scorso un grande polo logistico a Nogarole Rocca nel Veronese, ma continua ad assumere esclusivamente mediante agenzie di somministrazione con contratti di 3 mesi a volte rinnovati per altri 3 mesi ma più spesso non rinnovati, e senza motivazione. «Ci domandiamo – intervengono Raffaello Fasoli segretario generale Filt Cgil Verona, e Elisa Cornacchiola, segretario generale Nidil Cgil Verona – se sia questo il modello di occupazione promesso al territorio. E che tipo di valore aggiunto questa precarietà possa portare».
Violenza
Un uomo vicentino di 46 anni è stato condannato a quasi di 4 anni di prigione per aver commesso nel 2016 violenza sessuale sulla figliastra, che all’epoca dei fatti aveva solamente 12 anni.
Chiesta una condanna a tre anni e quattro mesi per l’ex consigliere di Stato Francesco Bellomo, e un anno e quattro mesi per il magistrato padovano Davide Nalin, ex sostituto procuratore a Rovigo. Sono accusati di stalking e lesioni ai danni di un’aspirante magistrata sotto la loro responsabilità.
Venezia
MOSE: ancora ritardi e lavori malfatti. La Nuova di Venezia riferisce che la «Control room» del Mose non è pronta, nonostante il termine del 30 Giugno, e che le paratie vengono manovrate con l’aiuto del Genio dell’Esercito. Altri problemi: centinaia di valvole difettose da sostituire, alette subacquee danneggiate da riparare, sensori e protezioni dall’acqua che non funzionano e soprattutto problemi strutturali insanabili per un’opera che costerà più di 100 milioni di euro l’anno solo di manutenzione.
Covid-19 e altri patogeni
Salgono oltre i 200 i lavoratori contagiati presso lo stabilimento AIA di Vazzola (TV), di cui abbiamo parlato su Seize the Week! della settimana scorsa. Lo stabilimento non è ancora stato chiuso.
Scoperta la probabile causa della morte di quattro bambini tra la fine del 2018 e quest’anno all’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento a Verona: si tratterebbe di un batterio che si annidava in un rubinetto dell’acqua utilizzato dal personale della Terapia intensiva neonatale. Gli incidenti hanno indotto i responsabili sanitari alla chiusura del reparto, che ora, dopo le indagini e la completa sanificazione, è stato riaperto.
Si è svolto Giovedì 3 Settembre a Treviso, in viale Pindemonte, un presidio per portare l’attenzione sulle condizioni in cui vivono i migranti ospitati alla Caserma Serena amministrata dalla rapace cooperativa Nova Facility. Dei fatti della Caserma Serena abbiamo parlato qui. «Le condizioni di vita nell’ex Caserma Serena di Dosson sono indecenti e lesive della dignità umana e nell’attuale congiuntura costituiscono ancor più un pericolo per la salute dei suoi abitanti e della popolazione in generale»: sono dichiarazioni del Cso Django che ha organizzato il presidio.
Ad Anguillara lo scorso fine settimana si è svolto un grande ritrovo promosso da Forza Nuova «contro la dittatura sanitaria». Promotori dell’iniziativa il segretario nazionale Roberto Fiore, il presidente Pierfrancesco Belli, il vicesegretario Giuliano Castellino, il veronese Luca Castellini e il responsabile veneto Luca Leardini. Una sessantina di persone si sono trovate in uno spazio chiuso, senza mascherine né distanziamenti, per un pranzo sociale.
Ambiente
Piena del fiume Adige a Verona, trombe d’aria sulla Valle del Chiampo, su quella dell’Adige, a Montecchia Crosara e sui Colli Euganei, nuova Pedemontana allagata tra Breganze e Malo, vigneti di Amarone e Soave distrutti dalla grandine, acqua alta a Venezia: lo scorso finesettimana è stato segnato da eventi meteorologici estremi in tutto il Veneto. I fenomeni sono riconducibili ai cambiamenti climatici e si abbattono su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono (ricordiamo che il Veneto detiene il record italiano per il maggior consumo di suolo nel 2019).
«Basta impianti, rispettiamo le montagne»: flash mob verticale alle 5 Torri sopra Cortina d’Ampezzo per protestare contro la realizzazione di nuovi impianti di risalita e in generale al sovrasfruttamento turistico delle montagne, molto dannoso per l’ecosistema e per il paesaggio. A farlo un gruppo di rocciatori, gestori di rifugi, guide alpine.
Politiche urbane
Vicenza: ipotizzato il cambio di destinazione d’uso di Campo Marzo, da area pubblica ad area concessa ai privati per profitto. La retorica della riqualificazione urbana e della lotta al degrado, nella città amministrata da Rucco, si trasforma come spesso avviene in un’erosione degli spazi comuni e in una valorizzazione del patrimonio pubblico a tutto vantaggio degli imprenditori. In questo caso Alberto Zamperla, presidente di una delle più grandi aziende produttrici di impianti per parchi divertimento con sede ad Altavilla Vicentina, che avanza la proposta di trasformare Campo Marzo in un parco divertimenti tematico dedicato alla storia e alla cultura di Vicenza. Come un grande «cinema dinamico».
Padova: affidato all’assessora alla partecipazione Marta Nalin il compito di mediare sulla spinosa questione dell’ex Macello di via Cornaro, resa incandescente dal violento e ingiustificato sgombero della CLAC dello scorso gennaio. Coalizione Civica, la lista di cui fa parte Nalin, si è espressa più volte contro lo sgombero ma finora non si è dimostrata in grado di far arrivare efficacemente in Comune le istanze della CLAC, e l’area rimane ancora in sospeso tra l’affidamento a privati, progetti comunali e la riassegnazione parziale ad alcune delle associazioni estromesse.
Costume
Elisa Paladin, 27 anni, e l’amico, Filippo De Poli, 40 anni, di Spinea, sono stati soccorsi sulla loro barca a vela a Ustica mentre – secondo quanto riferito relativamente al loro primo racconto ai soccorritori – cercavano di raggiungere i confini della terra piatta (ritenuti trovarsi intorno a Lampedusa). E avrebbero anche rifiutato di sottoporsi al tampone ritenendo che vi fosse contenuto del mercurio. La notizia è di aprile ma è stata rilanciata in settimana dai giornali nazionali, suscitando una parziale smentita da parte del padre di Elisa: «di questi discorsi sulla terra piana non ho mai sentito parlare».