Seize the Week è una rubrica che, solitamente a cadenza settimanale oggi eccezionalmente bisettimanale, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 19 Settembre 2020 al 1 Ottobre 2020
Politica
«In città servono le ronde» sostiene Alex Cioni, consigliere comunale Leghista di Schio, ex- Alternativa d’Azione, ex-Forza Nuova, tra i fondatori Berici di Fratelli d’Italia. Dopo la bocciatura della sua proposta di controllo del vicinato un anno fa ci riprova chiamando il popolo all’armi: «Si faccia avanti chi vuole impegnarsi nel controllo del proprio quartiere attraverso delle passeggiate serali». La situazione non è per Cioni da attribuirsi alle forze dell’ordine che «fanno quello che possono con gli uomini a disposizione» ma «nel rispetto delle norme vigenti» bisogna presidiare alcune zone che sono soggette a vandalismo e degrado. Un primo gruppo di cittadini ha già iniziato.
A Stra l’amministrazione locale mette a disposizione dei cittadini in difficoltà a pagare il mutuo un fondo che permette, assieme al fondo Gasparini, di coprire la quota di interessi. Inoltre viene alzatala a 10 mila euro la soglia di reddito annuo per l’esenzione dell’addizionale Irpef e a 9.360 per la domanda di servizi individuali (trasporto scolastico e sociale, rette dei centri estivi, pasti a domicilio…). Tutto questo è stato possibile grazie al dialogo tra la sindaca Caterina Cacciavillani e i sindacati dei pensionati.
Nonostante la vittoria schiacciante di Luca Zaia alle elezioni regionali il candidato ad aver avuto il maggior numero di preferenze è del Partito Democratico. Il re delle preferenze è un giovane vicentino, Giacomo Possamai, che ne colleziona 11.515; sul podio Elena Donazzan (FdI) e Manuela Lazzarin (Lega).
A Malo viene eletto il primo sindaco mussulmano della Lega; si chiama Moreno Marsetti ed è stato sostenuto anche dalla Meloni e dalla Donazzan.
Violenza e discriminazioni
La polizia postale scopre che Manlio Germano è un 23enne di Treviso. Con la falsa identità il giovane studente universitario dichiarava su facebook eroi gli assassini di Willy Monteiro.
Come risposta al Festival della Bellezza Non Una di Meno Verona assieme ad altre organizzazioni femministe organizza il 18 settembre in Piazza Bra Erosive, la differenza è erotica. Alla manifestazione prendono parola scrittrici, filosofe, linguiste, giornaliste (al Festival della Bellezza a parlare erano quasi esclusivamente uomini) e discutono delle idee di bellezza e di bruttezza partendo da un punto di vista femminile e femminista. Se la cultura occidentale, e in essa le idee estetiche, sono prodotto prettamente maschile è giunto il momento che le donne dicano la loro, in particolare su temi che le riguardano direttamente.
Venerdì 18 settembre davanti al Municipio di Padova due giovani sono stati aggrediti per essersi scambiati un bacio gay. Un amico ha preso un bicchiere in testa nel tentativo di difenderli. Nei giorni successivi i due raccontano quanto avvenuto con un video in cui affermano di non poter più accettare una società che per il suo intrinseco machismo è costellata da fatti di cronaca nei quali la violenza colpisce omosessuali, transessuali e in generale qualsiasi persona che non ricalchi il tipo maschio eterosessuale bianco; viene fatto il riferimento a Willy Monteiro. Il video gira e viene seguito da una partecipatissimo presidio Mercoledì 23 in Piazza delle Erbe. Lo striscione reca scritto non ne possiamo più; dietro movimenti, associazioni, partiti e persone stanche delle violenza omofoba.
A Bussolengo un 30enne viene arrestato per maltrattamenti sulla moglie. La donna dichiara ai Carabinieri che le violenze andavano avanti da mesi anche davanti al figlio di 2 anni. Lei aveva ripetutamente chiesto la separazione ma il marito si era opposto. La sera in questione il marito minacciava con un coltello la moglie dopo averla picchiata. Le forze dell’ordine sono state chiamate da un vicino di casa che dopo aver sentito i rumori della violenta lite ha ricevuto un messaggio d’aiuto della donna. Dopo la convalida l’uomo viene scarcerato in attesa di processo e gli viene imposto il divieto di dimora a Bussolengo.
A Montebelluna viene negato l’affitto ad una donna una volta che il proprietario di casa ne scopre la nazionalità. È Russa, è in Italia da 25 anni e fa l’insegnante.
Lavoro e economia
In Veneto aumentano le segnalazioni per operazioni finanziarie sospette di riciclaggio. L’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di Banca d’Italia ne conta quest’anno 8.700 (+ 6,5% rispetto all’anno passato) su un totale italiano di circa 106 mila. Le città più colpite sono Padova e Verona.
Martedì 29 settembre i lavoratori della Berco di Castelfranco incrociano le braccia. Lo sciopero – il secondo in due settimane – è stato indetto da CGiL e CISL che denunciano «azzeramento delle indennità e delle maggiorazioni di turno da contratto aziendale, meccanismi di maturazione e assorbimento delle ferie e permessi inaccettabili e un premio di risultato talmente variabile che, ad oggi, non pagherebbe più di 24 euro».
Covid
Il 24 settembre a Padova un uomo scappa dal dormitorio del Torresino in quarantena per 39 casi di COVID. È un 30enne africano, ma la le forze dell’ordine che presidiano la zona si accorgono subito della fuga. L’uomo cerca di opporsi alla cattura dichiarando «non sono malato». Vista la tensione interna al dormitorio i Carabinieri chiudono tutte le strade attorno.
Sono 58 i positivi sui 165 ospiti della Caserma Zanusso di Oderzo che dal 25 settembre è in quarantena. Fra gli operatori sono risultati positivi in 14. Dopo giorni tensione e il rifiuto di sottoporsi al tampone da parte di molti ospiti del centro di accoglienza i migranti hanno accettato il test. I positivi sono separati dai negativi e alloggiati in una tensostruttura esterna.
Ambiente
Verona è coinvolta in un giro di riciclaggio illegale di rifiuti. Nel suo territorio, assieme a quello cremonese e bresciano, alcuni dei siti dove due imprenditori stoccavano rifiuti che avrebbero dovuto essere gestiti in modo specifico. Falsando le carte facevano passare per lavorati (end-of-waste) rifiuti che non avevano subito nessun processo di lavorazione. La Procura di Brescia ha notificato un sequestro preventivo che tra immobili, rapporti finanziari e società coinvolte raggiunge un valore di 6 milioni di euro.
Legambiente dà le pagelle ai capoluoghi italiani per la qualità dell’aria. Padova, Rovigo, Verona, Venezia, Treviso e Vicenza prendono 3; l’unica sufficienza in Veneto la prende Belluno.