Con la chitarra in mano. Eterodossie chitarristiche dell’Italia contemporanea
Strumento per eccellenza della musica popolare del secondo Novecento, già da parecchi anni la chitarra sembra aver perduto la propria centralità e – almeno apparentemente – esaurito i suoi segreti, entrando in una fase di generale declino. O forse questa è solo l’opinione tranchant dei molti che, ormai saturi per i decenni di schematismi formali applicati alla sei corde e iterati allo stremo senza troppa fantasia, ritengono che un’era si sia conclusa per sempre. Se la supremazia quantitativa è probabilmente tramontata, mai come oggi generazioni giovani e meno giovani di chitarriste e chitarristi stanno spingendo in là i limiti dell’esprimibile della propria sei corde. Nel ventunesimo episodio del nostro podcast resistente andremo alla scoperta di alcune delle voci chitarristiche iconoclaste più interessanti del panorama italiano contemporaneo, in perpetuo movimento fra generi e coordinate geografiche, con l’intento di ricostruire un puzzle di musiciste e musicisti solo apparentemente isolati ed atomizzati ma, al contrario, immersi in una fitta rete di profonde interconnessioni umane e artistiche che è quasi sorprendente veder prendere forma sotto i nostri occhi.
O bailan todos o no baila nadie.
Immagine di apertura: Stefano Pilia e Alessandra Novaga durante la performance ‘Glimpses Of A Day’ (Sala dei Giganti, Padova, Centro d’Arte, 9 marzo 2018).