Kraut e altro kraut: 1969-1974
Nella Germania dimezzata del secondo dopoguerra le lezioni apprese contemporaneamente dalla dietilammide dell’acido lisergico (sintetizzata dal chimico Albert Hoffman nei laboratori dell’azienda farmaceutica svizzera Sandoz nel 1943) e dal Maestro Karlheinz Stockhausen a Darmstad hanno trascinato una generazione di musiciste e musiciste dentro a una rivoluzione cosmica e psichedelica fatta di sintetizzatori, chitarre, spiritualità maya e buddista, film di Werner Herzog, tappeti, urla. Questa domenica il nostro podcast resistente si addentra nell’archeologia sonora di quegli anni teutonici, dalla fine dei Sessanta alla metà dei Settanta, proponendovi una rassegna genealogica dei primi dischi di ciascun gruppo o compositore, un ascolto alla volta: dai canonici Faust, CAN, Popol Vuh, Ash Ra Tempel, Tangerine Dream, Cluster agli anarchici illuminati Amon Düll II, Agitation Free, Brainticket, dal trascendentale Klaus Schulze e dagli esoterici Between agli eretici Dom, Brave New World, Günter Schickert.
O bailan todos o no baila nadie.
Immagine d’apertura: Linzer Stahlsinfonie / Klaus Schulze (foto di Peter Wurst).