Lo Stivale ha fatto l’Uovo. Come suona il jazz italiano negli ultimi quindici anni
Dici jazz e pensi immediatamente a New York, Chicago, Londra o Varsavia. Eppure, se c’è una musica che risuona da sempre per ogni cantone dello Stivale e che sopravvive al passare del tempo, quella è proprio il jazz, l’Uovo gourmet ancora poco gustato sulle tavole italiane. Nella panoramica generale del tredicesimo appuntamento del nostro podcast resistente proveremo a raccontare alcune delle molteplici direzioni intraprese dal jazz italiano degli ultimi quindici anni, attraverso l’esperienza artistica di preziose etichette-hub (Fitzcarraldo, El Gallo Rojo, Auand fra le altre) e l’incontro-scontro tra generazioni di musicisti senza alcun limite. La narrazione è suddivisa per comodità in quattro filoni funzionali (i contrabbassisti, i batteristi, gli altri suoni, il jazz rumoroso).
O bailan todos o no baila nadie.
Immagine d’apertura: Federico Manuel Peralta Ramos, Nosotros afuera (1965), Museo de Arte Latinamericano (MALBA), Buenos Aires.