Seize the Week è una rubrica che, a cadenza settimanale, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 19 giugno al 24 giugno 2023.
Un giorno in Procura
Dopo la linea dura da parte della Procura di Padova, 33 famiglie rischiano di essere distrutte. Con una buona dose di sofferenza gratuita per tutti, mamme, bambini e bambine. Non bambole e peluches.
Niente più viaggi, pediatri, o anche il semplice andare a prendere i figli a scuola senza una delega.
Finalmente anche il centro centro centro sinistra c’era arrivato: una famiglia è una famiglia. Invece l’ideologia di governo comincia a farsi sentire forte e chiaro: Piantedosi ordina e la procura di Padova, impersonata da Valeria Sanzari, scodinzola, felice di poter eliminare qualche doppio cognome e burocratizzare un po’ di più la vita di 33 bambini con due madri concepiti all’estero, il cui atto di nascita era stato registrato dal sindaco. Sergio Giordani è sereno, convinto che non esistano bambini di serie A e di serie B. Ci sembrava facile, anche Alessandra Mussolini l’ha ormai capito, ma a quanto pare, non è così elementare per tutti.
E Luce Fu
L’amministrazione Giordani bis che si entusiasma per i nomi femminili alle rotonde non può che gioire dell’illuminazione a Led che, Micalizzi dixit, cambierà la vita degli abitanti del quartiere San Lazzaro, così come ha cambiato quella di molti quartieri di Padova. A ciò si aggiungo aggiustamenti elettrici e piccoli lavori di arredo urbano.
Il vero obiettivo? Trasformare una futura zona strategica, dopo la costruzione del nuovo Ospedale, in un luogo più bello, luminoso e decoroso. Bene per il risparmio energetico ottenuto con i fondi del PNNR, ma l’intenzione di fondo, più di make-over che di reale sostenibilità, è molto evidente.
Nel frattempo i pannelli fotovoltaici della provincia veneta letteralmente “bruciano”. Il sogno dell’energia pulita si infrange di fronte alla mancata manutenzione (con costi proibitivi, fino a 150 euro per Kw), con roghi, danni e famiglie sfollate. Da Quaderni di Villafranca, a Salgareda, ma anche Santa Giustina in Colle, Asolo, Pasiano di Pordenone: villette, cantine e centri sportivi i luoghi colpiti.
M’ama non m’ATER
Dopo lo sfratto degli inquilini (63 assegnatari, soprattuto anziani soli e famiglie numerose) della residenza ATER dietro Piazza Caduti della Resistenza i lavori sono andati a gonfie vele! Dopo più di dieci mesi nessun traccia di cantiere, le dieci palazzine sono state svuotate ma mai riqualificate. Porte blindate, erbacce per un’area che occupa ben 9 mila metri quadri del quartiere Palestro.
Con i recenti alloggi liberati, 48 per la precisione, la quota raggiunge i 150 ma ATER non ha paura di risultare impopolare con questa elegante operazione di progressivo abbandono di palazzi, in una città in cui l’emergenza abitativa è ormai sulla bocca di tutti. Il taglio del 50% degli spazi di edilizia popolare ha fatto salire il prezzo degli affitti alle stelle e intanto da dieci mesi le famiglie sono state spostate in situazioni a dir poco precarie con forti dosi di stress. La paura è che i lavori non partano mai e che le palazzine vengano abbattute con il solito guadagno di pochi, nonostante il restauro sia finanziato con fondi pubblici (ex Gescal).
Per l’ATER il ritardo è da imputare all’aumento dei costi di bonifica delle palazzine: speriamo che le firme raccolte dal Quadrato Meticcio e comitato Palestro possano velocizzare le risposte.
Intanto in Veneto una casa su quattro è vuota. E la giunta di Padova pensa di risolvere la situazione mandando gli studenti a vivere con gli anziani.
Fascismi
Cosa hanno in comune le vittime delle BR e il saluto romano? Niente, ma per alcuni molto. A Padova, dopo il corteo “Padova non dimentica” in ricordo delle vittime delle Brigate Rosse Mazzola e Giralucci alcuni simpatizzanti hanno deciso di deliziare Via Zabarella con un bel salutino. Padova non dimentica, ma a ricordare sono sempre gli stessi: Casa Pound, Forza Nuova, Continuità ideale e Fronte Skinheads. Erano in 200 ma arrivati davanti al luogo dell’uccisione almeno 10 persone non hanno potuto esimersi dal fare il saluto romano inneggiando ai camerata. Per Zan e Micalizzi (ancora) è una provocazione. La Digos ha registrato tutto ma immaginiamo già quanta strada farà la segnalazione in Procura.
Umanità varia e bisogni fisiologici
I residenti di Piazza Salvemini sono molto scontenti che ci sia la polizia di stato in Piazza Gasparotto: purtroppo adesso i 50 pusher nigeriani se li trovano tutti sotto casa. Umanità varia, come scrive Il Mattino, che bivacca e espleta i propri bisogni fisiologici sotto i portici: ma con questa descrizione le vere bestie sembrano i giornalisti! In ogni caso tutto finirà molto presto: con i potenti occhi delle telecamere di sorveglianza tutto tornerà al suo posto. In Piazza Gasparotto. Con la Polizia. E gli ultimi. E l’assessora al sociale del comune di Padova, Margherita Colonnello.
Il motivo? In questo video.
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Le notizie riportate sono tratte da articoli pubblicati in quotidiani regionali e provinciali, da Il Mattino di Padova al Corriere del Veneto, da Padova Today al Gazzettino nella settimana tra il 19 e il 24 giugno 2023.