Seize the Week è una rubrica che, a cadenza regolare, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dall’8 gennaio al 13 gennaio 2024.
ABORTO LIBERO
Nella notte tra venerdì e sabato alcun* attivist* del collettivo squeer hanno scaricato letame davanti alla sede degli antiabortisti a Padova. Subito la riposta della Digos con denuncia al collettivo e inizio delle indagini circa i responsabili. Il Movimento per la Vita sta trovando sempre più spazio in questo governo, per promuovere l’idea della famiglia tradizionale come l’unica possibile. Questa la risposta del collettivo, appoggiata da tant* altri* che sul territorio combattono questa retorica e queste idee di maternità e famiglia. Sconvolgente è la risposta del presidente del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, che parla di questo gesto come di un atto che dimostra “la distanza tra chi silenziosamente e senza alcuna arroganza si batte per quel bene fondamentale che è il diritto alla vita dei bambini e chi invece odia”.
L’ingresso della sede degli antiabortisti a Padova.
SALUTE
In Veneto mancano infermieri, le stime sarebbero di circa 2000 ma il bando uscito ne assumerà solo 439. La maggiore carenza è riscontrata nelle case di riposo, ma anche gli ospedali sono i diretti interessati. Il fenomeno di mancanza del personale ospedaliero non è nuovo nel nostro territorio. Le stime affermano anche 3.500 medici in meno di quelli che servirebbero. Questa situazione va inquadrata in un contesto sanitario precario, pronto ogni momento a spezzarsi. Basti pensare alle terapie intensive piene in questi giorni e al sovraffollamento che popola il Pronto soccorso – il tutto a causa di casi Covid in aumento e di una influenza che ha preso molti – che stanno mettendo in difficoltà un sistema già in bilico. Nel mentre aumenta il costo delle case di riposo: rincaro da 1 a 3 euro giornalieri per l’incremento dei costi del gas. Sempre più chiaro che la salute è un privilegio di pochi.
DOPO GIULIA
A seguito della morte di Giulia Cecchettin, in Italia e in Veneto sono aumentate drasticamente le denunce di violenza sulle donne. L’ultima notizia parla di un uomo di 40 anni che aveva aggredito per strada la sua ex compagna di 24 anni. A seguito della denuncia scatta anche l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. La strategia comunicativa de Il Mattino per la scelta della foto da mettere per la notizia lascia senza parole: una donna, accovacciata che viene soccorsa da un agente della polizia. Come ben sappiamo, la maggior parte delle volte sono gli stessi organi di polizia o di carabinieri a sfiduciare (e denigrare) le donne che vanno a denunciare violenze subite. Fa quindi arrabbiare questa ironica scelta del quotidiano. Altri casi che ci sono stati in provincia parlano di 2 arresti e 4 denunce tra Tombolo, Vigodarzere, Vigonza, Campodarsego e Casale di Scodosia. Luoghi abbandonati che diventano spazi di violenza.
La pagina de Il Mattino in cui si parla della notizia e la foto scelta.
SENZA CASA SI MUORE
Si parla ancora della morte dei tre ragazzi di origine magrebina e senza fissa dimora rifugiati sabato notte nell’ex Configliachi. Non solo la tragedia ma anche la difficile identificazione dell’identità dei tre. Questa vicenda ha riportato alla memoria gli altri spazi abbandonati della città di Padova che diventano luoghi di rifugio per chi il diritto alla casa non ce l’ha. Quando si parla di edifici fatiscenti si associa sempre la parola riqualificazione, come se questo potesse risolvere il problema. “Si parla di degrado dei quartieri invece che delle condizioni della povera gente”, queste le parole di un’analisi fatta da Gianni Belloni. Facendo così, si sposta lo sguardo da questa parte della società alla riqualificazione, alla pulizia verrebbe quasi da dire, noncuranti del fatto che questa sia la perfetta combinazione alla marginalizzazione. La soluzione immediata sembra ovvia: intensificare i controlli nelle zone di degrado. Nel frattempo, si è aperta un’inchiesta della procura. Venerdì 12 il centro sociale Pedro ha lanciato un sit-in davanti al comune per ricordare che il problema della casa non è una emergenza ma una questione strutturale.
MORTO TRA LE SBARRE
Ancora un suicidio tra le sbarre del carcere Due Palazzi di Padova. Un giovane di 26 anni si è tolto la vita. Stefano Voltolina era in carcere da qualche mese e, come confermato dal rapporto Antigone 2023, la maggioranza dei casi di suicidi avviene quando il detenuto si trova rinchiuso da più di sei mesi. Il 2022 è stato l’anno con il più alto tasso di suicidi in carcere; nel 2023 i suicidi sono stati 68, venti volte superiori rispetto ai suicidi fuori. Le condizioni carcerarie italiane continuano a essere emergenziali.
I dati di Antigone.
PALESTINA LIBERA
Nella giornata di sabato 13 gennaio gli attivisti di Spazio Catai e Potere al Popolo Padova hanno fatto un flash mob in stazione a Padova per il Global day of action for Gaza. In tantissime città di tutto il mondo si sono riempite piazze per urlare ancora una volta per la Palestina libera e per il cessate il fuoco. A seguito degli ultimi bombardamenti in Yemen da parte di USA e Regno Unito ci si trova davanti a un’ulteriore escalation di violenza per mano occidentale. Il 20 gennaio le Comunità palestinesi in Italia hanno lanciato un appello alla mobilitazione a Vicenza per contestare la presenza del padiglione israeliano alla Fiera dell’Oro.
Le notizie riportate sono tratte da articoli pubblicati in quotidiani regionali e provinciali e altre testate, in particolare su Il Mattino di Padova. Si è inoltre consultato il sito di Antigone Onlus. Tutto è stato pubblicato nella settimana tra l’8 gennaio e il 13 gennaio 2024.