Seize the Week è una rubrica che, a cadenza settimanale, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 29 maggio al 4 giugno 2023.
Case per turisti e studenti, ma c’è il trucco
Sono arrivati i dati del primo trimestre dell’anno e pare che rispetto all’anno scorso i pernottamenti nella zona di Padova siano aumentati del 51%, superando anche il record del 2019 — sia per il momento che per quanto riguarderà, si prevede, il resto dell’anno: oltre al turismo dall’estero verso l’Italia finalmente in grande rispolvero, il turismo interno sembra infatti restare costante: tanto per fare un esempio, le prenotazioni alla Cappella degli Scrovegni sono esaurite per i prossimi tre mesi. In grande crescita sono soprattutto gli alberghi di alta e altissima qualità, 3 e 4 stelle, e gli Airbnb, cresciuti del 66,7%. Il nostro Colasio è raggiante, ovviamente: con questo risultato ci rivela che “abbiamo riscritto la narrazione della città”.
E ha ragione: è vero soprattutto per gli studenti, che sono quelli che pagano le spese di questo boom. La crisi abitativa della città li ha obbligati addirittura a fare affidamento proprio agli Airbnb, che però in questo periodo si stanno sempre di più concentrando su chi probabilmente può permettersi di più anche per un periodo di tempo molto più ridotto. Per questo l’UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari) ha proposto di destinare le più di 1500 abitazioni per turisti agli studenti — ovviamente passando ad un regime di tassazione più basso, rendendo più appetibile il passaggio dal canone libero al canone concordato, sostanzialmente con agevolazioni per gli affittuari, anche visto che il PNRR non permette miglioramenti immediati della situazione. È davvero singolare che questo avvenga proprio quando all’orizzonte si profila invece una legge che disciplinerebbe l’utilizzo degli Airbnb e quando proprio a Padova la questione ha dato luogo ad un corteo questo venerdì, il 2 giugno. Sicuramente c’è chi ne sa di più, come il gruppo ATA, Alta Tensione Abitativa, che abbiamo intervistato qui.
Mancano lavoratori? Ecco gli immigrati!
C’è poi da segnalare un altro boom abitativo nel Veneto — quello per le case di riposo. Con l’aumento dell’età media della popolazione e il dato inquietante che il 90% degli anziani dovrebbe avere problemi comportamentali, questa sembra essere una questione fondamentale. Ma le strutture non sono per niente aumentate, e soprattutto mancano gli Operatori Socio-Sanitari che potrebbero garantire la regolarità del servizio.
Ma in generale per Padova si profila un’estate segnata dalla ricerca di posti di lavoro: tra maggio e luglio al settore servizi ne serviranno 12.500; e anche se ci sono ingressi previsti il 41,6% delle aziende non riesce a trovare personale perché semplicemente la gamma da cui può scegliere è estremamente ridotta. Per questo molte aziende sembra si siano arrese: per alcune esperienza e età non contano più di tanto — anzi: addirittura più della metà (il 56,6%) si impunta a non voler assumere lavoratori al di sopra dei 29 anni. Ma il trucco c’è: è perché fino a quell’età si possono proporre i contratti di apprendistato che permettono di accedere a sgravi fiscali.
Tra le varie proposte pare che molti ripongano speranze all’estero: il presidente di Ascom Confcommercio Maurizio Bertini dichiara che “La soluzione che ci sembra più ragionevole e immediata sono i profughi e i migranti economici”; e anche Roberto Volpe, il presidente dell’Unione Regionale delle Case di Riposo, punta sull’”immigrazione guidata”, scommettendo più sull’insegnamento dei licei sociosanitari nei paesi in cui c’è “fame di occupazione” che su di un “corso di mille ore per operatore sociosanitario”.
A Padova i trasporti cambiano
Dal primo giugno è cominciata un’importantissima rivoluzione per la qualità dei trasporti Padovani: servizi migliori, esperimenti per controllo in tempo reale degli orari effettivi di arrivo (per ora solo per tram e linee 3, 9 e 24), validità dei biglietti estesa da 75 a 90 minuti. Ah, poi ci sarebbe un aumento globale del prezzo dei biglietti del 30% — quindi ad esempio quelli urbani andrebbero da 1,30 a 1,70. Se c’è una vera rivoluzione, forse è da riconoscere nella classifica delle città con il biglietto urbano più caro: se fino al 30 maggio Padova era ultima ora, con uno spettacolare colpo di reni, arriva addirittura prima, scavalcando tutti i competitori.
Acqua verde a Venezia
Il 29 maggio, prima delle 9 del mattino e fino alle 2 del pomeriggio, Il Canal Grande di Venezia si è tinto di verde. Tinto: perché il colore è particolarmente vivido, un verde chiaro quasi fluorescente. Pare che il colore e la composizione chimica corrispondano a quelli che sono utilizzati per i traccianti, quelli per individuare i flussi e le perdite d’acqua; non si tratterebbe di un liquido in alcun modo nocivo, ma soprattutto acquistabile molto facilmente su internet e in grado di provocare l’effetto visto anche soltanto con 250 grammi. Una performance? Certo ricorderebbe quanto compiuto negli anni 60 da Uriburu, un artista che aveva colorato la laguna con un pigmento che ne rendeva fluorescenti i microrganismi. Ma né Ultima Generazione né Extinction Rebellion hanno riconosciuto la paternità del gesto. Il responsabile potrebbe anche essere un privato. Le foto del Canale sono già virali su internet, dove erano già state scambiate per dei falsi prodotti dall’Intelligenza Artificiale.
Il trionfo di un modello tutto italiano
Sembra che la cantieristica navale italiana stia vivendo un periodo di grande fermento: rispetto all’anno scorso, già un successo notevole per quanto riguarda gli ingaggi, si prospetta un’ottima crescita, addirittura tra 15 e 20%. Come spesso succede con la manifattura italiana, la cantieristica eccelle soprattutto con prodotti delle gamme più alte, rompendo il record mondiale con 593 unità prodotte; ma anche le barche a vela e quelle a propulsione elettrica stanno andando alla grande. Tra il 31 maggio e il 4 giugno, inoltre, ci sarà il salone nautico di Venezia a dare ulteriore lustro a questa straordinaria realtà. I 55.000 metri quadri dell’Arsenale ospiteranno ben 220 espositori che porteranno un totale d 300 imbarcazioni. È interessante che all’esposizione partecipi anche la nostra adorata Fincantieri: se volete un assaggio del loro modus operandidate pure un’occhiata qui e magari capirete perché questi in fondo il mare verde se lo sono pure meritato.
Ambiente: problemi e soluzioni
Certo, questi giorni ha piovuto, ma non vuol dire che il riscaldamento globale sia magicamente debellato. A ricordarcelo è la decisione del consiglio di Canazei di chiudere la cima della Marmolada ai turisti nei mesi di luglio e agosto. Non si tratterebbe di un grave colpo al turismo nella zona, ma è una scelta significativa; dall’altra parte della regione è Andrea Rinaldo, professore ordinario di Costruzioni idrauliche all’Università di Padova, a lanciare l’allarme, dichiarando che verosimilmente tra 100 anni il livello del mare a Venezia sarà aumentato di addirittura 1 metro.
La regione Veneto risponde prontamente in due modi. Prima di tutto, con l’ennesimo piano di candidatura UNESCO del territorio, stavolta per i Colli Euganei, che ambirebbero alla qualifica internazionale di Riserva della Biosfera. Questo nonostante l’opposizione del comitato contro la lottizzazione Ex Cima di Monteortone. Ovviamente il grande esempio dell’operato di Zaia sono le colline del Prosecco; se per lui si è trattato ovviamente di un importante “volano” per il turismo noi ne abbiamo parlato qui, tra le altre cose. Poi, l’altra idea è CoApp, che risponderebbe ai timori che assediano anche il Veneto vista la drammatica situazione in cui sta versando l’Emilia Romagna: in precedenza era semplicemente una sorta di osservatorio per i cittadini della zona bagnata da Brenta e Bacchiglione, ma recentemente si è dotata di un sistema per segnalare le irregolarità nel corso dei fiumi.
Le elezioni
In questi giorni ci sono state le elezioni comunali in più di 150 paesi e il 29 si sono chiusi definitivamente i ballottaggi. Vittoria assoluta del centrodestra: oltre a riconfermarsi a Pisa, guadagna anche Massa, Siena, Ancona e Brindisi. La Meloni ovviamente riporta questo exploit al buon governo del centrodestra; Salvini arriva ad ipotizzare un “effetto Schlein”. A ritrovarsi con molto meno terreno è il PD, deluso prima di tutto dalle sconfitte in toscana: non solo FdI ma, parrebbe, anche la vittoria di una coalizione di sinistra radicale e M5S a Campi Bisenzio.
L’unico a vincere del PD è stato proprio in Veneto — Giacomo Possamai, che ha abbandonato il suo posto sicuro in consiglio regionale per venirsene a vincere per 500 voti a Vicenza, con una mega-coalizione che praticamente ha tirato dentro chiunque tranne che Lega e Fratelli d’Italia. La ricetta della sua vittoria parrebbe sia stato fare in modo che nessuno del partito nazionale venisse a fargli pubblicità in campagna elettorale. Con la vittoria di Possamai le città del nord Italia con sindaci di centrosinistra raggiunge finalmente una forma intellegibile anche per i giornali più ottusi: dalla Torino di Lo Russo fino all’Udine di De Toni, con buona pace della Rovigo di Gaffeo, saranno d’ora in poi l’Asse dell’A4.
Ma forse il risultato più notevole è un caso davvero a parte: Terni, in cui il centrodestra ha ceduto il passo alla lista civica (di destra comunque, eh!) di quell’elemento di Stefano Bandecchi, imprenditore e patron della squadra di calcio della Ternana. Qui sotto potete vederlo con alcuni membri del suo entourage: Aragorn, Pikachu, l’Orso Yoghi, Gandalf e Harry Potter.
Le notizie riportate sono tratte da articoli pubblicati in quotidiani regionali e provinciali ealtre testate, in particolare su Il Mattino di Padova, Il Corriere del Veneto e Il Corriere della Sera, nella settimana tra il 28 maggio e il 4 giugno 2023.