Seize the Week è una rubrica che, a cadenza settimanale, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 19 al 25 febbraio 2024.
Maledetta primavera
Nell’ultima settimana, nella pianura veneta, si sono succedute una serie di giornate particolarmente calde. E con il caldo chi torna alla ribalta? ma il granchio blu, il crostaceo che avevamo preso a spunto per il nostro editoriale di fine estate. Secondo un articolo dell’ANSA, infatti, il granchio – che aveva sospeso la sua attività predatoria per l’inverno – si sta risvegliando, mettendo a repentaglio la pesca nella zona di Scardovari. Secondo i dati dell’articolo la presenza del granchio ha quasi azzerato la pesca di vongole e altri crostacei nativi (7-8 quintali contro i 330 quintali del passato, non si sa su quale lasso di tempo). Sulla terraferma si segnalano inoltre fioriture precoci, ad esempio degli alberi da frutto, che se abbinate a possibili gelate tardive metteranno a rischio le colture, già provate dai periodi di siccità, in un contesto in cui l’agricoltura soffre stabilmente di gravi problemi strutturali. Di questi ultimi abbiamo parlato la settimana scorsa in questa intervista.
B(l)ob
Pensiamo a due fatti abbondantemente accertati. Il destino degli sport invernali, sul nostro versante delle Alpi, è segnato: già ora dipendono in modo sostanziale dalla neve artificiale, ma con l’ulteriore aumento delle temperature anche quella strada diventerà non più praticabile e tra qualche decennio resteranno operative solo poche stazioni d’alta quota. Viviamo in un periodo di crisi ambientale generalizzata, in cui la principale causa della sesta estinzione di massa è la perdita o il degrado degli habitat naturali ad opera dell’uomo.
In questo contesto viene naturale riconoscerlo: la nostra priorità dev’essere costruire nuove infrastrutture per ospitare le olimpiadi invernali a Cortina nel 2026. E infatti, dopo un lungo tira e molla di cui abbiamo dato conto più volte su Seize the Week, in settimana sono iniziati i lavori per la costruzione della famigerata pista olimpica da bob nell’ampezzano, che costerà 120 milioni di euro. Mentre gli operai iniziavano ad abbattere gli alberi al posto dei quali dovrà sorgere l’impianto il violoncellista Mario Brunello si è seduto nel bosco e ha suonato una sorta di requiem per la montagna. Ma i lavori non si sono fermati, e sul posto sorgerà una nuova struttura destinata ad unirsi prestissimo alle centinaia di impianti sportivi dismessi già ora presenti sulle Alpi.
Ad regionem
La commissione Affari costituzionali del Senato ha respinto la proposta, di cui si parla da un po’, di consentire ai presidenti di Regione di candidarsi per un terzo mandato. Si tratta di un provvedimento ad personam fortemente voluto dalla Lega per consentire a Zaia di correre per un altro mandato in Veneto. E viene il forte sospetto che anche la sua bocciatura sia dovuta, più che a particolari preoccupazioni costituzionali, alla volontà di Fratelli d’Italia di mettere un loro uomo alla guida della nostra regione. Un voto ad regionem, insomma. Continueremo a seguire la questione su Seize the Time, segnalando intanto che – stando ai commenti di molti politici leghisti – il voto in commissione non è ancora il capitolo finale della vicenda.
Un pasticcio made in Italy
Da questa settimana, pare, sono disponibili i dati definitivi sulle iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico. Domenica il Ministero dell’istruzione e del merito ha pubblicato un comunicato stampa che dovrebbe darne una lettura generale. Più lo si legge, più si resta esterrefatti dal suo tono e soprattutto dal modo in cui utilizza i dati. Si esulta per il numero di iscritti ai nuovi percorsi del Liceo del Made in Italy e del tecnico quadriennale (duemila per i primi e quattrocento per il secondo, in tutta Italia!), e per mettere in buona luce il dato si dice che è più alto di quello uscito lo scorso 10 febbraio, quando mancavano le iscrizioni dei ritardatari che mancano le scandenze e devono consegnare il modulo in cartaceo. (In valore assoluto non poteva che crescere, no? e un confronto sulle percentuali non compare). Inoltre si rileva come il gradimento dei nuovi percorsi quadriennali sia (leggermente) superiore a quello delle «vecchie» sperimentazioni quadriennali introdotte nel 2021, implicitamente ricordandoci che una sperimentazione quadriennale c’è già e non è mai veramente partita.
Per chi volesse approfondire, sui percorsi scolastici introdotti da Valditara abbiamo da poco pubblicato un articolo. Per chi invece volesse vedere come si affronta il tema sulla nostra stampa locale c’è ad esempio questo testo, tutto incentrato sul «boom» di iscrizioni al professionale nella provincia di Vicenza (una cinquantina di ragazzi in più rispetto all’anno scorso). Spoiler: ci si fa dettare il pezzo da Confindustria.
Miscellanea
1) A seguito di un presidio tenuto da varie associazioni davanti a Palazzo Moroni, in settimana la stampa padovana è tornata a parlare dell’aeroporto Allegri, utilizzato da mesi per alloggiare in container un centinaio di migranti in attesa di smistamento. Per chi volesse approfondire, qui e qui due nostri articoli sull’argomento.
2) Negli ultimi mesi si sono verificati cinque suicidi nel carcere veronese di Montorio, prigione in cui sono reclusi 550 detenuti a fronte di una capienza di 335. Un gruppo di avvocati veronesi sta cercando di sensibilizzare la politica al problema con uno sciopero della fame a staffetta.
3) Le istituzioni in Veneto sono così a corto di operatori socio-sanitari che la regione ha deciso di proporre a chi non ha superato l’esame di abilitazione per OSS di ripetere la prova. Anche se dovessero venire assunti tutti, si tratta di un’infornata di 70 nuovi operatori a fronte di una carenza stimata di circa 3500 figure.
4) È morto Stefano Gheller, il vicentino affetto da una grave forma di distrofia muscolare che negli scorsi anni si è reso protagonista di una battaglia per l’accesso al suicidio medicalmente assistito (aveva ottenuto l’OK della ASL, ma alla fine è deceduto a seguito della sua malattia). Ricordiamo il recente voto in regione, in cui la questione è diventata terreno di scontro demagogico.
5) «Colloqui intimi» tra detenuti e i loro partner: la prima sperimentazione potrebbe partire proprio in regione, nel carcere Due Palazzi di Padova. E RaiNews dà già conto di una querelle sull’argomento. Il sottosegretario Ostellari avrebbe detto che non è stata rilasciata nessuna autorizzazione, e Ornella Favaro dell’associazione Ristretti orizzonti avrebbe fatto notare che una simile autorizzazione non serve.
Le notizie riportate sono tratte da articoli pubblicati in quotidiani regionali e provinciali e altre testate, in particolare su Il Mattino di Padova, Il Corriere del Veneto, La Nuova di Venezia, Il Gazzettino, Il Giornale di Vicenza, Venezia Today nella settimana tra il 15 e il 20 gennaio 2024. Sono state consultate anche le fonti citate e linkate.