STW è una rubrica che, a cadenza regolare, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 15 al 22 ottobre 2023. Buona lettura!
Ambiente
Una notizia buona e una cattiva sul fronte delle grandi battaglie ambientali in regione. Come nelle migliori tradizioni, iniziamo dalla cattiva.
Vicenza. È stato archiviato il procedimento che, se fosse arrivato a dibattimento, avrebbe affrontato la responsabilità delle dirigenze Miteni nei danni alla salute provocati dall’esposizione ai PFAS dell’azienda stessa. È la seconda archiviazione, dopo il ricorso del 2022 della CGIL, che aveva inoltrato inizialmente l’esposto. Resta aperto, e in corso di dibattimento, il processo per disastro ambientale in merito all’inquinamento che coinvolge 350.000 perone nelle province di Vicenza, Padova, Verona. Non sono ancora pubbliche le motivazioni dell’archiviazione, anche se si parla di mancata evidenza scientifica del nesso causa effetto fra esposizione e patologie; dal mondo ambientalista, sindacale e della sinistra sono stati numerosi gli attacchi alla decisione della magistratura, che non consentirà di stabilire una verità giudiziale su quel che succedeva nella fabbrica. Le Mamme no Pfas dichiarano: «Agli operai diciamo: Non demordete e noi con voi non demorderemo!». Non finisce qui.
Belluno. Apprendiamo con piacere della grande vittoria dei comitati ambientalisti in regione: la pista olimpica di bob prevista a Cortina, nell’ambito delle Olimpiadi invernali del 2026, è stata cancellata. Un po’ di dati sull’ormai ex grande opera: l’enorme costo di 47 milioni per la realizzazione, previsto nelle prime documentazioni (2019), è stato via via aggiornato fino a preventivi ufficiali di 128, e ufficiosi di 180. Per le caratteristiche stesse dello sport, questa pista richiede di essere refrigerata per mantenere lo strato di ghiaccio su cui il mezzo si muove: erano previsti oltre 1,7 km di freezer, ettari di bosco distrutto, nuovo cemento per il vicino villaggio olimpico. Strutture verosimilmente destinate, come ci insegna Torino 2006, all’abbandono. Oltre ai costi lievitati, il comitato Olimpico si è trovato costretto a optare per l’annullamento a causa della forte opposizione di comitati e gruppi ambientali del territorio, che dal 2020 si sono mobilitati attivamente contro questa inutile opera. La fatica di una battaglia che comporta studio, organizzazione, ricorsi, conflitti, mediazioni ha avuto esito positivo: non si può che ringraziare tutti gli e le attiviste che si sono impegnati senza mollare.
Gli atleti che praticano il bob in Italia sono 17.
Palestina
Falastin, Falastin… Domenica scorsa abbiamo pubblicato un podcast, un manifesto musicale palestinese come piccolo gesto di solidarietà. Altri, più tangibili, ne sono arrivati in settimana dalle piazze di Verona, Vicenza e Padova, piene di un sostegno al popolo palestinese contro l’apartheid organizzato e perpetuato da 75 anni da Israele. Le caratteristiche: tante e tanti giovani, nati in Italia e altrove, forse per la prima volta in una manifestazione; la presenza, al fianco della storica Comunità palestinese, dei giovani palestinesi; la solidarietà da tutto il mondo arabo, al di là dei molti voltafaccia dei governi. Nel frattempo, la politica in regione balbetta, delira su possibili terrorismi in risalita dalla rotta balcanica; oppure, il più delle volte, tace.
In questi giorni corrono voci di un possibile intervento di militari USA come forza di pace – o, più probabilmente, di appoggio a Israele nelle future operazione nel sud e nel nord. È possibile il coinvolgimento della brigata aviotrasportata di stanza a Vicenza nelle due caserme americane Ederle e Del Din.
Casa
In tutta Italia nel corso di questa settimana ci sono state manifestazioni studentesche legate alla tematica del diritto ad abitare. A Padova come atto simbolico è stata occupata la sede di scienze politiche. Gli ultimi dati mostrano una crescita del prezzo delle stanze per studenti del 15% su base annua, che – ricordiamo – va ad aggiungersi al 43% dello scorso anno. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, con l’affitto di una stanza ormai comparabile a quello di un appartamento 5 o 6 anni fa, 500 euro. In occasione di questa settimana di mobilitazione abbiamo riassunto qui cos’è successo nell’ultimo anno, mentre qui abbiamo analizzato alcune delle nuove forme speculative che contribuiscono alla crescita degli affitti.
Nel frattempo, si continua a ragionare sugli studentati privati, con un’unica certezza: i prezzi saranno alti. L’assessora Francesca Benciolini di Padova incontra l’ANCE: i costruttori si dichiarano ben disposti a ristrutturare ma soprattutto a costruire nuovi palazzi, anche di ERP. Chi l’avrebbe mai detto, chiosiamo.
Diritti
Un riflesso del caso Apostolico in Veneto: la magistrata di Catania ha reso testimonianza al processo per gli scontri con la polizia del 30 marzo 2019, in cui era indagato il figlio. Coro di reazioni davanti a fatti che costituiscono solo un’altra mossa mediatica della Bestia, ormai vecchiotta e imbolsita, di Salvini – così era chiamato il suo apparato social una legislatura fa. Si rileva come esponenti sia nazionali che regionali della destra, che occupano cariche istituzionali, si prestino ad attacchi che vanno contro alcuni diritti fondamentali dello stato… Validi, sembra, pure per i magistrati. La possibilità di avere ed esprimere opinioni politiche, ad esempio; quella di testimoniare a un processo.
Continua l’iter regionale per la legge sul fine vita, spinto dagli attivisti dell’Associazione Luca Coscioni che a livello nazionale si spende per tenere alta l’attenzione sul tema. L’obbiettivo è quello di fare del Veneto la prima regione che disponga di una propria legge sull’eutanasia in caso di patologie irreversibili che provochino gravi sofferenze, fisiche o psichiche.
L’iter sarà il seguente: calendarizzazione in V commissione regionale (politiche socio-sanitarie), discussione, passaggio in Consiglio regionale senza emendamenti. L’eutanasia e il fine vita è stato fino a pochi anni fa tabù a livello istituzionale, in un paese in cui il Vaticano ha sempre dettato legge, difeso dalle destre. Eppure, per un partito come la Lega ormai, sui temi etici, attento più a dove tira il vento che a supposti valori tradizionali, non si può mai sapere; mentre per Fratelli d’ Italia c’è una contrarietà netta, patrocinata dai soliti alfieri della Vita Soranzo e Formaggio, per Zaia la mossa è stata lasciare libertà di coscienza ai leghisti in Consiglio. Dati i numeri alla loro specchiata coscienza, dunque, è appesa la possibilità di una legge semplicemente civile: poveri noi.
Non si può più dire niente!
Dove andremo a finire, adesso che nemmeno in casa Lega si possono più fare battute razziste?
Fabiano Barbisan, consigliere regionale, se ne esce con una combo razzista e sessista su Rete Veneta e, a sorpresa, viene espulso dalla Lega. Le sue scuse tradiscono lo stato di shock in cui il politico ancora si trova: «Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso, ma io non ho offeso nessuno»; e: «Anche gli uomini, da che mondo è mondo, si dice vadano con le brasiliane».
Parafrasando: da che mondo è mondo, si può essere razzisti e sessisti senza che nessuno trovi niente da ridire, perché la copertura politica della Lega, che ha razzismo e sessismo nelle proprie radici, lo consente. Un po’ il mondo è cambiato, un po’ la Lega è in crisi di leadership e di valori, certo è che grande è la confusione sotto il cielo veneto. Mentre il povero Barbisan si trova catapultato in un mondo al contrario, nel quale tutte le certezze un tempo granitiche paiono vacillare, noi ci permettiamo di ricordare come il razzismo della Lega ufficiale non sia più quello da bar, ma quello delle azioni di governo, delle multe alle ONG, della logica, esplicita, del “se un bel po’ muoiono, molti non avranno il coraggio di partire”.