Seize the Week è una rubrica che, a cadenza regolare, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 26 giugno al 2 luglio 2023.
Sì a fianco delle mamme arcobaleno, ma non in piazza
La sorte di quelle 33 famiglie contro cui si è scagliata la procura di Padova è ancora incerta. Certo è, invece, che il Sindaco Giordani vuole rimanere a fianco delle mamme arcobaleno. Il primo dei cittadini padovani, che a suo dire sono “sempre pronti a mobilitarsi quando a essere toccati sono i diritti delle persone e la vita reale delle famiglie”, sa di non potersene lavare le mani ora. Le famiglie hanno bisogno di una guida, qualcuno su cui contare in un momento di grande precarietà, non certo dell’ennesimo Ponzio Pilato.
Alle manifestazioni in piazza, però, non si presenta. Una scelta altruista, pare, per lasciare spazio a chi quelle discriminazioni le vede calare dall’alto su di sé e sui propri figli. Giordani, arricchito dagli incontri con queste mamme, apprende che l’adozione è un percorso “lungo, tortuoso, dispendioso”: è come se solo ora se ne rendesse davvero conto. E a testimonianza del suo coinvolgimento emotivo cita la storia di una delle madri, gravemente malata. “La abbraccio e le auguro pronta guarigione”: riecheggia uno stile Pomeriggio Cinque. Intrusione in Mediaset. Da qui, invece, i veri spettatori si augurano che la partecipazione non sia solo televisiva.
Pistola e lavori socialmente utili: la scuola di Valditara
Chi fornisce una pistola ad aria compressa, chi spara e chi filma. No, nessun remake di Sergio Leone. È ciò che è successo lo scorso autunno all’istituto Viola Marchesini di Rovigo. Per buona pace dell’insegnate-bersaglio i quattro studenti coinvolti hanno poi concluso l’anno con ottimi voti di condotta. Un episodio del genere non poteva passare inosservato a Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, che vuole il ritorno ad una scuola costituzionale, dove “tornino serenità e responsabilità”. Ecco allora la risposta all’accaduto: inviare degli ispettori straordinari per tenere l’istituto sotto osservazione.
Ma il problema non si ferma a questo istituto, è strutturale. Ed è qui che entra in gioco la stretta disciplinare: più valore al voto di condotta e sostituzione della sospensione scolastica con generiche “attività di solidarietà”, per riscoprire l’importanza della comunità. Tra queste amenità sorge anche la figura del docente- tutor, pronto ad aiutare i ragazzi a recuperare le insufficienze e a “vincere il loro senso di sfiducia che li porterebbe ad abbandonare”. Della serie che solo chi va bene a scuola viene messo nelle condizioni di non dare problemi.
Valditara però immagina i nostri dubbi e ci assicura che in ogni sua decisione terrà conto dei consigli avuti dagli studenti stessi nelle tracce di maturità, un “sondaggio straordinario”. La stoccata a Bianchi, alla fine, è servita a qualcosa.
Volta la carta dell’Azienda Ospedaliera
Al reparto di Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova si pratica l’Awake surgery. Gli interventi chirurgici di natura neurologica si effettuano, cioè, da svegli. È grazie a nuovissime e costosissime apparecchiature che si possono preservare funzioni come parola e movimenti. Al netto di 64 centri regionali specializzati, l’Azienda Ospedale-Università di Padova punta a confermare la fama di fiore all’occhiello, sia nel campo assistenziale che nella ricerca.
Volta la carta dell’eccellenza e ritrovi la sanità pubblica nella sua espressione più comune: i medici di base. 92 sono le zone vacanti nel padovano, di cui solo 19 sono state assegnate. Tutte le altre, ad ora, risultano sprovviste di assistenza primaria per il 2023. Stiamo parlando di più di 100 000 padovani che non godono di assistenza primaria. Tra le zone che meno suscitano l’interesse dei medici compare l’Arcella.
E il bando, che doveva essere pubblicato entro febbraio, è in ritardo di più di 100 giorni. Una chiara scelta in mano alla regione, che prosegue sulla strada della privatizzazione. Qui trovi un’intervista di Seize the Time a CoVeSaP, il Comitato Veneto per la Sanità pubblica.
Studenti padovani: senza chitarra…
È di questa settimana l’ordinanza firmata dal sindaco che vieta i rumori dopo mezzanotte fino al 30 settembre. Le zone interessate sono le tre piazze, delle Erbe, della Frutta, dei Signori e il Portello. Qui non potranno più essere utilizzati strumenti musicali di alcun tipo, né, si cita, “dispositivi elettronici digitali, microfoni, diffusori, amplificatori”. È l’esito tanto atteso della battaglia condotta dai residenti, arrivata da tempo persino in Procura. Alcuni richiedevano l’acquisto di fonometri per misurare l’inquinamento acustico. Il diritto all’aggregazione va preservato, certo. Ma anche il sacrosanto diritto di riposare.
Se imponi un orario collettivo, poi hai bisogno di chi lo faccia rispettare. Un po’ come per la scuola, arriva la figura del tutor. Uno street tutor, per la precisione. Lo scopo? Mediare tra residenti e frequentatori delle piazze e gestire l’incontenibile movida serale. Ruggero Rizzi, coordinatore di tutti i tutor, ci assicura che l’approccio usato è sempre amichevole. Basta poco per far ragionare questi ragazzacci. E i residenti ne sono sollevati. “Si sentono più sicuri di tornare a casa più tardi la sera se vedono noi che magari liberiamo la strada per farli passare”, aggiunge Rizzi. Questi ragazzi bisogna saperli spostare, stringere, contenere. Vorrà dire che La canzone del sole la suoneranno a casa loro.
…ma con una casa (privata)!
A casa loro? Ebbene sì, buone notizie in materia di casa! Non molto tempo fa noi di Seize the Time scrivevamo un articolo sul business degli studentati privati. Stonehill, società inglese con sede in Lussemburgo, a breve potrà iniziare i lavori per costruire un nuovo studentato nell’area Pp1, la zona tra Via Trieste e via Valeri. Parlando di costruzione, il termine che piace è riqualificazione. Se, poi, c’è la vicinanza ad alcune zone calde della città, allora tutto diventa più rassicurante. La società è a un passo dalla chiusura della vendita per 6,1 milioni di euro. Si prevede una struttura di lusso, con 550 posti letto per studenti.
A ritardare le trattative c’erano stati dei contrasti sul pagamento della bonifica con i vicini di Parco Antenore. Ma le due società presto hanno fatto pace, presentando un Piano urbanistico che strizza l’occhio al masterplan dell’architetto Boeri. E allora ecco in arrivo tetti verdi e una composizione architettonica attenta alla sostenibilità. Risolvere la crisi abitativa con una pennellata green, tanto cemento e degli affitti carissimi. Risolvere, sì.