Le notizie della settimana
Seize the Week è una rubrica che, a cadenza regolare, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 12 al 18 febbraio.
RAZZISMO
Il Veneto, secondo un’analisi dell’Osservatorio Italiano sui diritti, primeggia per xenofobia, islamofobia e omofobia. Lo studio si basa sull’analisi di 629mila tweet ed evidenzia uno spiccato odio sui social che è tutt’altro che esiliato online. Infatti, la notizia non giunge nuova a chi, come noi, vive e milita sul territorio; basti pensare a quelle uova che, giusto poche settimane fa, per la precisione il 28 gennaio, sono state lanciate ai manifestanti del corteo per Oussama Ben Rebha – sul quale avevamo già scritto.
TURISMO
Carnevale a Venezia, l’assalto dei 150 mila nel fine settimana. Il bel tempo, ovvero l’ennesima stagione di siccità che stiamo vivendo, sarà un motivo in più per ormeggiare nella città galleggiante durante il carnevale. Già nel weekend precedente si è arrivati al picco di 85 mila visitatori il sabato. Gli abitanti della città si sono ritrovati assaltati e impossibilitati a uscire di casa mentre i guardiani della città, le forze dell’ordine, la proteggono da possibili intasamenti. Quello del turismo veneziano è un caso che noi di Seize the time ci promettiamo di approfondire e indagare, perché è al centro di diverse trame che uniscono gli interessi pubblici con quelli privati.
LAVORO
Crisi e difficoltà per l’azienda Busitalia Veneto: nel padovano mancano gli autisti tanto da far saltare più di 50 corse in un solo giorno e il sindacalista di Adl-Cobas, Stefano Pieretti, si scaglia contro l’amministrazione della società. Le cause di questa situazione? Da una parte il costo dei carburanti e dell’elettricità e il calo del numero dei passeggeri e dall’altra gli autisti che si licenziano per l’inaccettabile condizione in cui lavorano: 1.100 euro al mese per sorbirsi turni anche di 12/14 ore al giorno.
A Padova il pronto soccorso è sovraffollato e pochi sono i candidati per le varie specializzazioni. Un sistema ospedaliero pubblico in continua crisi in cui si chiede ai medici di base in carica di alzare l’età di pensionamento dai 70 ai 72 anni; sarà sciopero a fine febbraio del personale medico.
Per rimanere in tema salute pubblica e formazione, questa settimana dal Ministero è arrivata una proposta all’Università di Padova: diminuire i posti per il prossimo test di medicina e, quindi, accogliere meno studenti. Ma il terrore di Unipd è durato ben poco perché immediata è stata la smentita da parte del Ministero che rincuora l’Università di non doversi preoccupare, i 479 posti che prima ospitava rimarranno tali. Ancora una volta, la priorità è garantire il prestigio, anche economico, dell’Ateneo e non gli studenti che si ritrovano a dover competere ferocemente tra di loro pur di accaparrarsi un posto.
UNIVERSITA’
L’Esu lancia un programma finanziario da 26 milioni che a detta di Giuseppe Maschera – il presidente dell’Ente per il diritto allo studio universitario di Padova – punta all’incremento dei posti letto e dei servizi; tra questi, una nuova struttura che sostituirà la mensa San Francesco ormai chiusa da quattro anni. Non è la prima volta che sentiamo queste promesse. Le soluzioni dovrebbero essere state già trovate e messe in pratiche. Sulla critica situazione abitativa a Padova avevamo scritto un articolo.
800 + 1, C’E’ DAVVERO DA FESTEGGIARE?
Lunedì 13 febbraio si è tenuta l’inaugurazione del nuovo anno accademico, per la precisione il 181°, ma il generale clima di festa davanti al Bo con la rettrice Mapelli e la ministra Bernini viene interrotto dalle proteste degli studenti e dottorandi in Piazza Cavour. Al centro del presidio la denuncia al modello di Università basato sulla meritocrazia, sul profitto e su un’élite di studenti che possono ancora permettersi di studiare. Così, l’affermazione della ministra che parla di un “rinascimento di Unipd” grazie ai progetti per 151 milioni con fondi del Pnrr. Dopo questa giornata, si delinea ancor più la strada che si sta percorrendo: quella dell’unione tra Governo e Università sotto uno stesso obiettivo di istruzione – privatizzata – per pochi prescelti. A colorare la piazza di lunedì non si fa mancare un dispiegamento esagerato di forze di polizia, tale da impedire agli studenti di entrare al Palazzo Bo.
AMBIENTE E SUOLO
Nuove proposte per tentare di conservare la neve come mossa contro il cambiamento climatico: piantare 200 mila alberi (solo sulle montagne venete) così da creare ombra ed evitare il più possibile lo scioglimento. I soldi da dove arriverebbero? Dal Pnrr, ovviamente. A questo si aggiunge il, sempre più evidente, problema della siccità in Veneto: Venezia in secca, così come il Po, il Garda e le falde. Chi si si dimentica la puzza di pesce morto che si respirava a Padova l’estate scorsa?
Semaforo arancione per Padova. L’aria irrespirabile in cui stiamo vivendo ormai da giorni blocca le auto di Euro 5 all’interno della città fino a lunedì. Nel frattempo, a Camin, Legambiente si mobilita contro la richiesta del gruppo Ali di potenziare l’hub logistico in via Svezia. È in ballo la cementificazione di 105mila metri quadri di terreni agricoli. Per questo, l’associazione si è riunita per raccogliere firme sulla petizione con cui si chiede al Comune di non approvare la proposta. Profitto contro ambiente, chi vincerà?
Per concludere, vorremmo esprimere la nostra solidarietà ai compagni e le compagne del Collettivo SUM Michelangelo di Firenze per l’aggressione subita ieri fuori scuola da parte di un gruppo di fascisti. Contro queste intollerabili repressioni non si deve rimanere indifferenti.
Le notizie riportate sono tratte da articoli pubblicati in quotidiani regionali e provinciali, da Il Gazzettino, Il manifesto, collettiva.it, il Mattino di Napoli, il Mattino di Padova, il Corriere del veneto, l’Arena di Verona, informatrieste.it, il Giornale di Vicenza nella settimana tra il 12 e il 18 febbraio 2023.