Il 24 ottobre 2020 a Padova c’è una manifestazione molto partecipata, soprattutto da giovani, in sostegno alle proteste che stanno avvenendo in Nigeria in questi giorni contro la corruzione della polizia, e in particolare dei reparti SARS.
Siamo andati a fare un salto per capire meglio cosa stia succedendo: è da mesi che in Nigeria il livello di tensione sale, alle proteste si risponde con brutalità crescente, le manifestazioni vengono represse. Abbiamo trovato molti italiani di origine nigeriana, soprattutto giovani, che ci hanno fornito una lettura complessa e sfaccettata della situazione. Non c’è nulla di nuovo, ci dicono: è da decenni che la situazione è la stessa, è da decenni che la gente scappa dal paese per la violenza e la brutalità della polizia.
Eppure, nessun grande quotidiano europeo, nessun telegiornale italiano parla di quel che sta accadendo in Nigeria. Abbiamo visto le lotte statunitensi, al grido di Black Lives Matter, sconvolgere le strade dell’America; quel che succede in Nigeria non ha invece dignità di notizia, e resta confinato su facebook o sulle chat. La violenza dei paesi potenti e occidentali sui propri cittadini provoca sdegno in tutto il mondo, la violenza del resto del mondo non ci interessa: così ragionano i nostri quotidiani.
Invece la manifestazione di sabato ci dice che le cose stanno diversamente. Che non solo quello che succede in USA, ma anche in Nigeria per noi vale, che nelle città d’Italia crescono seconde generazioni pronte a diventare protagoniste, anche politiche, della loro storia: pronte a dire che “Enough is enough”. Noi stiamo con loro.