Seize the Week è una rubrica che, a cadenza settimanale, riporta i fatti più significativi avvenuti nelle città e nei territori del Veneto. Un’informazione sintetica, indipendente e critica su ciò che accade in regione: fatti politici, realtà di movimento, scioperi, problemi ambientali e molto altro. Questo numero della rubrica si riferisce al periodo dal 13 al 18 ottobre 2023.
Femminicidio
Da lunedì 13 i giornali sono stati invasi dalla notizia della scomparsa di una ragazza di Vigonovo Giulia Cecchettin e del suo ex ragazzo Filippo Turetta, se ne parlava come de “i ragazzi scomparsi”, “gli ex fuggiti”. All’inizio le notizie sono incerte, vaghe, i giornali non sanno bene come parlare e trattare ciò che è accaduto, la cosa certa è usare come foto per documentare la scomparsa quelle in cui i due giovani sono ritratti insieme, felici, innamorati; la stessa narrazione dei fatti è parte di questa violenza.
Tutti noi sapevamo fin dall’inizio che si trattava dell’ennesimo femminicidio nato dalle mani di un ex geloso e possessivo, figlio del sistema patriarcale che l’ha sapientemente cresciuto. Un bravo ragazzo per molti che ci ha dato la falsa speranza di vedere Giulia tornare a casa, ma sabato 18 arriva la terribile notizia che questo non accadrà. È stato trovato un corpo, il corpo di Giulia. Davanti a tutto ciò proviamo solo rabbia e immensa tristezza, per questo abbiamo partecipato sabato stesso alla passeggiata arrabbiata indetta da Non una di meno Padova; per questo dobbiamo continuare a lottare, a urlare, a diventare marea per le città; per questo si scenderà in piazza il 25 novembre per la Giornata internazionale contro la violenza di genere con più rabbia che mai.
Cemento
La Zona industriale verticale (ZIP) è quasi satura: su 440 lotti solo 21 sono liberi, il tasso di occupazione è al 96%. La soluzione è alzare i limiti di altezza degli edifici portando avanti la sfida della neutralità climatica: Padova è tra le 100 città europee che deve raggiungerla entro il 2030. La prospettiva verticale è suggerita dal vicepresidente di Confindustria Veneto Est, Enrico Del Sole. È evidente che in questo progetto debbano collaborare crescita e sostenibilità, il nuovo pacchetto verso l’autodistruzione. A tutto questo si aggiunge la possibilità di incorporare quel che resta del Consorzio – che è in liquidazione da gennaio 2020 – con l’Interporto. Comune, Provincia e Camera di commercio sono a favore di questa fusione. Forza trainante di questo progetto è l’innovazione – già presente – in ambito energetico grazie a un gigantesco impianto fotovoltaico. Questo è riuscito a muovere le cinque gru. L’obiettivo è rendere Padova un territorio sempre più attrattivo per le imprese ma a quali costi, verrebbe da chiedersi.
Sempre seguendo questa scia della cementificazione, a Conselve scatta l’allarme di consumo del suolo. In questa zona, c’è una delle più grandi arre industriali della provincia dove però ci sono decine di capannoni dismessi. Si parla di 500 metri quadrati di cemento per ogni cittadino e di un capannone per ogni 50 abitanti. Nonostante ciò, si inizia già a parlare di un nuovo capannone, come se tutto questo cemento non bastasse. Viene naturali chiedersi come sia possibile parlare di Agenda 2030, obiettivi legati alla sostenibilità, smart city se si continua a portare avanti un modello di città nocivo per l’ambiente e per la salute dei suoi cittadini.
Ambiente
Il parco dei Colli Euganei è stato candidato a riserva e Biosfera dell’Unesco. La Casellati – ministra per le Riforme Istituzionali – ne parla durante l’evento Sapori d’autunno 2023 in Prato della Valle come di un “esempio a livello internazionale di un’economia sostenibile, in grado di rispettare un ecosistema unico al mondo”. Nella stessa occasione si è però espressa in merito ai prodotti sintetici – visto che in questa settimana è stato un argomento toccato a livello nazionale, che ha visto l’Italia contraria. Secondo la ministra la carne sintetica è “un ossimoro, una negazione della natura e il nostro governo farà quanto è in suo potere per opporsi”. Insiste su ciò che può essere definito Made in Italy e sul connubio tra salute e buon cibo, che ovviamente non può essere quello sintetico. Ha concluso ricordando il veneto come regione trainante per il turismo, di cui l’enogastronomia è un punto di riferimento. Quindi, preserviamo l’ambiente ma continuiamo indistintamente a consumare prodotti di origine ambientale, negando completamente l’impatto che ciò comporta.
Mamme in tribunale
Martedì si è tenuta la prima udienza a Padova che vede protagoniste 33 famiglie con due mamme dichiarate illegittime; ne avevamo già parlato qui https://www.seizethetime.it/tutte-le-famiglie-stessi-diritti/.
Queste madri sono chiamate in tribunale per difendere il diritto di non essere tutte madri. La procura di Padova ha chiesto la cancellazione del nome di uno dei due genitori dai certificati anagrafici dei loro 37 bambini che così si ritroveranno senza uno dei due genitori. Martedì la città di Padova si è ritrovata per un presidio indetto dall’associazione Famiglie Arcobaleno davanti al tribunale. La risonanza dell’evento è ormai nazionale e anche il deputato Alessandro Zan, responsabile nazionale del Partito Democratico per i diritti civili, si è rivolto alla premier in Parlamento in merito a questo caso padovano. Durante l’udienza in tribunale, la Procura ha chiesto ai giudici di trasmettere la questione alla Corte Costituzionale, vista la mancanza di una legge.
UniPd e la Palestina
Mercoledì 15 e giovedì 16 sono state occupate due sedi dell’Università di Padova, il Beato Pellegrino e il Liviano dai gruppi Catai e Spina. Dall’Università ci si aspetta una netta posizione contro il genocidio del popolo palestinese. All’Ateneo si chiede di annullare gli accordi con le aziende produttrici di armi come la Leonardo. Queste mobilitazioni si muovono insieme a tutte le altre che si stanno svolgendo in Italia, da Torino a Napoli, dalle Università agli istituti superiori. Giovedì, infatti, anche il Liceo Selvatico è stato occupato dagli studenti. Gli studenti si fanno sentire proprio all’interno dei luoghi che appartengono a loro. Entrambe le mobilitazioni universitarie hanno visto diverse attività all’interno dei poli, per coinvolgere quanti più studenti possibili e per non smettere di parlare della Palestina e del suo popolo. Le due occupazioni sono durate fino al corteo svoltosi venerdì 17, nella giornata internazionale del diritto allo studio, in adesione alla mobilitazione nazionale chiamata dai Giovani palestinesi d’Italia. Una parte del corteo è giunto davanti al Bo, con l’intenzione di entrare all’interno del palazzo per cercare un incontro con la rettrice. La risposta dell’Università: un cordone di polizia che bloccava l’accesso al Bo. Fuori gli studenti dai loro spazi sembra essere il messaggio dell’ateneo.
Intanto a Gaza si continua a morire, il numero delle vittime ha superato i 12.000. Alcuni soldati dell’esercito israeliano sono entrati nella sede del Parlamento di Gaza dove – prima di farla esplodere – si sono fatti scattare una foto mentre mostrano due bandiere di Israele. L’ospedale al-Shifa di Gaza è stato preso; l’intelligence israeliana ritiene che nei tunnel sotterrai ci sarebbe la sede principale di Hamas, ma di questo ancora non c’è traccia. Intanto la città di Gaza è distrutta ed è arrivata la richiesta di evacuare anche dei villaggi al Sud della Striscia. L’operazione di terra continua e ora c’è da chiedersi cosa faranno i paesi confinanti.
La manifestazione di venerdì si legava allo sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil a cui hanno aderito anche gli studenti dell’Udu e della Rete degli studenti. Si sciopera per chiedere la crescita dei salari, l’estensione dei diritti, il contrasto all’attuale legge di bilancio che sta impoverendo ulteriormente gli italiani. Di questo sciopero nazionale si è parlato tanto – anche troppo – durante tutta la settimana; c’è stato un acceso dibattito tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini e i segretari generali di Cgil e Uil. Nella città di Padova ha visto l’adesione di 7 mila persone, tra studenti e lavoratori.
Concludiamo le notizie di questa settimana con un’altra terribile notizia di morte sul lavoro: è accaduto a Pieve di Soligo, in una azienda specializzata in surgelati, dove la ventiseienne Anila Grishaj è rimasta schiacciata da un apparecchio per gli imballaggi. Vogliamo più diritti, più sicurezza sul lavoro, un salario minimo e la libertà di scioperare per questi.
Le notizie riportate sono tratte da articoli pubblicati in quotidiani regionali e provinciali e altre testate, in particolare su Il Mattino di Padova; è stato inoltre consultato anche il podcast di Valerio Nicolosi “Racconti da Gaza”. Tutto è stato pubblicato nella settimana tra il 13 e il 18 novembre 2023.